Questo libro nasce dall’esigenza di fare un punto sullo stato di attuazione della disciplina sull’attività di direzione e coordinamento, introdotta dal legislatore da ormai ben 16 anni quale tipica manifestazione esterna dell’attuazione della politica di gruppo, alla luce dell’esperienza concreta – vista da noi aziendalisti – delle società italiane e dei Gruppi più in genere, volgendo uno sguardo anche alla recentissima riforma dell’ordinamento concorsuale.
Abbandonata la storica previsione contenuta nell’art. 2380 bis del codice civile, secondo cui “la gestione dell’impresa spetta esclusivamente agli amministratori, i quali compiono le operazioni necessarie per l’attuazione dell’oggetto sociale”, ci siamo chiesti quali fossero i nuovi principi ai quali dovrebbe ispirarsi oggi il suo “buon governo” dell’impresa all’interno di un gruppo e quali i nuovi assetti delle responsabilità economiche e patrimoniali delle società che ne fanno parte.
Partendo dunque dall’inquadramento del Gruppo come “fatto” aziendale e dal riconoscimento della legittimità di una “direzione unitaria” operato dal legislatore della riforma, il libro affronta l’atavico dissidio tra “unità economica del gruppo” e “autonomia giuridica delle singole società”, per trovare soluzioni operative atte a contemperare gli interessi del gruppo, delle società controllate ed anche dei soggetti deboli di queste (soci di minoranza e creditori) ed affrontando, in tale contesto, anche il delicatissimo tema dell’impresa economicamente dipendente e dell’abuso della subalternità altrui.